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lunedì 18 novembre 2019




(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Italia-Canada 0-2 dopo il secondo incontro della prima giornata delle Finals di Coppa Davis in corso a Madrid. Dopo il ko di Fabio Fognini nel primo match, Matteo Berrettini è stato battuto da Denis Shapovalov 6-7, 7-6, 6-7 dopo quasi tre ore di gioco. Ora in campo il doppio.


Adesso c'è anche l'ufficialità. Alex Marquez, fresco iridato di Moto2, sarà il futuro compagno di scuderia del fratello Marc, anche lui laureatosi campione del mondo di MotopGp. Lo annuncia in una nota la casa giapponese, facendo sapere che il 22enne pilota spagnolo ha firmato un contratto di un anno.
Fonte ansa

giovedì 14 novembre 2019



Berrettini Thiem 7-6 6-3: vada come vada questo giovedì 14 novembre sarà da ricordare per il nostro Matteo Berrettini, che vince il primo match di sempre alle Atp Finals 2019. Finisce così una partita a senso unico, determinata dalla situazione di classifica nel girone: certamente Dominic Thiem ha provato a giocarsela ad armi pari come dimostra anche il controbreak centrato nel primo set, ma una volta perso il parziale ha chiaramente abbassato l’intensità del suo tennis iniziando a pensare alla semifinale. Così Matteo, determinato a lasciare la O2 Arena di Londra con almeno una vittoria, ha avuto strada libera andando a chiudere nel miglior tempo possibile: il suo cammino nel Master si esaurisce con 1-2 nei match e 2-4 nei set. Non solo: Berrettini centra anche la prima vittoria di sempre da parte di un giocatore italiano alle Finals, e dunque un giorno davvero storico per il nostro movimento in attesa di un 2020 che, viste le premesse, potrebbe davvero essere scintillante e addirittura glorioso. (agg. di Claudio Franceschini)



Cade dalle parallele e muore pochi giorni dopo: è quanto accaduto alla ginnasta Melanie Coleman, giovane promessa dell’atletica statunitense.
Secondo quanto ricostruito, lo scorso venerdì 8 novembre Melanie Coleman si stava allenando come tutti i giorni alle parallele asimmetriche quando ha perso l’equilibrio ed è caduta, battendo violentemente la schiena a terra. Le sue condizioni sono apparse sin da subito molto gravi.
Domenica 10, infatti, la ragazza è deceduta allo Yale New Haven Hospital, l’ospedale dove era stata immediatamente ricoverata dopo l’incidente.
Il suo allenatore Thomas Alberti, che ha assistito all’incidente che poi si è rivelato fatale, è ancora sotto shock per quanto accaduto. “È stato un incidente assolutamente imprevedibile. Melanie stava facendo un esercizio che avrà fatto mille altre volte quando all’improvviso è scivolata e caduta” ha dichiarato Alberti.
“Si tratta di una fatalità difficile da accettare, siamo tutti sconvolti” ha poi concluso l’allenatore.
La notizia ha commosso gli Stati Uniti sia per la giovane età dell’atleta sia per il grande talento di cui era dotata la ragazza, considerata una predestinata dell’atletica. In poche ore, infatti, sono stati raccolti 64mila dollari per pagare le spese del funerale di Melanie.

mercoledì 13 novembre 2019


LONDRA -Rafa Nadal è così, riesce a fare grandi cose anche quando non è al 100% e dimostrare che con lui non si può abbassare la guardia neppure per un colpo. Tutta questa premessa per spiegare, e raccontare, la clamorosa rimonta dello spagnolo ai danni di Daniil Medvedev, il russo che aveva sconfitto nella finale dell'ultimo Slam, agli US Open di New York.

Siamo a Londra, seconda partita delle Atp Finals: per Nadal e Medvedev è una sorta di ultima spiaggia, essendo stati sconfitti all'esordio. Il primo set è molto equilibrato, sebbene sia lo spagnolo quello più sulla difensiva. Ma si difende su una palla break e dunque si arriva al tie-break che però è giocato con spavalderia dal russo che si impone con autorevolezza dopo 53 minuti di gioco. Alla ripresa del match è il russo a distrarsi: grande errore. Nadal gli prende un servizio e s'invola verso il set, che ottiene dopo altri 40 minuti.

Tutti quindi a immaginare il dominio di Rafa nell'ultimo set, e invece spunta un esplosivo Medvedev che non sbaglia più una palla: 4-0 e match ipotecato. Nadal cerca una reazione, ma si arriva sull'1-5. Sembra fatta, ed è questo l'errore di valutazione. L'orgoglio del maiorchino, la sua incredibile caparbietà agonistica hanno lentamente la meglio sul russo che pensava di aver già svoltato. Medvedev si ritrova perfino 5-6 0-30, prima dell'ultimo sussulto che lo porta al tie-break. Ma se non sei riuscito ad avere la meglio su Nadal con un doppio break di vantaggio, non puoi pensare di batterlo in un tie-break alla pari. Vince dunque Nadal, dopo altri 70' di battaglia per un totale di 2 ore e 46 minuti. Il suo Masters è ancora vivo, ma dovrà vincerne ancora una, contro Tsitsipas venerdì.