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domenica 27 marzo 2016

Ciclismo: il Belgio sfida la paura, la Gand-Wevelgem si corre

Foto ansa
 Il Belgio diventa, come sempre in questo periodo, il centro del ciclismo internazionale ma mai come quest'anno avrà tanti occhi in più a guardarla: quelli delle forze di sicurezza che presidieranno in maniera certosina la corsa fiamminga che apre la stagione delle Classiche del Nord.
Dopo gli attentati all'aeroporto e alla metro della capitalepavè belga il livello di allerta è stato portato al massimo, come si è potuto constatare anche nelle due corse preparatorie, l'"Attraverso le Fiandre" (mercoledì) e la E3 Harelbeke (venerdì), onorate con un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati. Ma quella di domenica è una corsa che appartiene alla storia del ciclismo: si corre dal 1939 e fa da preludio al Giro delle Fiandre che si correrà domenica 3 aprile.
L'anno scorso a sorpresa vinse l'italiano Luca Paolini e fu un vero trionfo considerata l'età (38 anni), la concorrenza agguerrita (quasi 250 corridori al via), la lunghezza della corsa (239 km), oltre alle condizioni meteo tipiche da Belgio: pioggia, vento e freddo. Il nome dell'italiano si è andato ad aggiungere nell'albo d'oro a Francesco Moser, primo dei nostri a vincere questa corsa nel 1979, Guido Bontempi (1984 e 1986) e Mario Cipollini (1992, 1993 e 2002). Una mosca bianca da queste parti, considerando che su 77 edizioni disputate la Gand-Wevelgem è stata vinta per ben 48 volte da ciclisti belgi.
Le condizioni meteo attese quest'anno non saranno molto diverse, con pioggia e temperature basse. Rispetto allo scorso anno gli organizzatori della Flanders Classics hanno indurito il tracciato, aggiungendo un muro e portando i chilometri totali a 243. In totale saranno ben 9 i muri da affrontare (tra gli altri, Katsberg, Mont Kokereel, Vert Mont, Mont Noir, Baneberg, appena 300 metri ma con una tratto di pavè al 20% e Kemmelberg) prima dell'arrivo in pianura che dovrebbe, almeno sulla carta, favorire i velocisti.
L'ultimo muro è situato a 34 km dal traguardo e questo di per sè è già un ottimo viatico per Alexander Kristoff o Tom Boonen, già tre volte vincitore della corsa (2004, 2011, 2012). Da tenere d'occhio anche il norvegese Edvald Boasson Hagen, primo al traguardo nel 2009 in un'altra giornata 'invernale', oltre lo slovacco campione del Mondo Peter Sagan, ancora alla ricerca dell'acuto in questa prima parte di stagione, il britannico Mark Cavendish, il tedesco Andre Greipel, il colombiano Fernando Gaviria o lo svizzero Fabian Cancellara che se riuscisse a superare indenne la morsa Baneberg-Kemmelberg, potrebbe mettere d'accordo tutti.
Occhio infine a Arnaud Demare, il francesino sorpresa della Sanremo 2016 e che arrivò secondo due anni fa alle spalle di Degenkolb. Da parte sua, spera di poter essere al via il belga Van Avermaet, vincitore della Tirreno-Adriatico ma costretto da problemi fisici a dare forfait nella E3 Harelbeke. Gli italiani non partono con i favori del pronostico, ma attenzione particolare a Oss, Modolo, Nizzolo e Guardini.
   
FONTE:  ANSA

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