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domenica 20 settembre 2015

Basket: attacco cardiaco durante una partita a Brescia, grave Alessandro Pagani

Una fase concitata dei soccorsi
20 Settembre 2015: Paura in campo al palazzetto dello sport di Manerbio, in provincia di Brescia: Alessandro Pagani, ala 21enne della Assigeco Casalpusterlengo (serie A2 Est), intorno alle 21.10 di sabato si è accasciato al suolo durante la finale del torneo di basket Candusso-Grazioli che la sua squadra stava disputando contro la Centrale del Latte Brescia, a causa di un arresto cardiaco. Il giocatore è crollato sul parquet mentre stava rientrando in difesa, all’ultimo secondo del primo quarto della partita. I suoi genitori erano in tribuna. Il giovane è stato soccorso con il defibrillatore ed ha ripreso a respirare dopo venti minuti di massaggio cardiaco, prima di essere trasportato in ambulanza all’ospedale di Manerbio, in condizioni gravissime. Tecnicamente ha avuto un infarto fibrillatorio. La tac e la coronografia hanno dato esito negativo, ovvero non ci sono segni di ematomi o emorragie nel cervello né problemi alle coronarie. Il 21enne è in prognosi riservata, è tenuto sedato e i medici proveranno a svegliarlo tra domenica sera e lunedì mattina: solo allora capiranno se ci sono stati danni cerebrali.
L’allenatore: «Un carattere eccezionale»
Pagani, classe 1994, vive a Retegno, frazione di Fombio, a poche centinaia di metri dal campus dove si allena l’Assigeco Casale. Va agli allenamenti tutti i giorni in bicicletta e, pur essendo una riserva, è considerato uno dei giovani più interessanti del team casalese. Si è formato facendo tutta la trafila delle giovanili nella squadra bianconera e, nel 2013, ha vinto con l’Assigeco il titolo Elite riservato agli under 19, di cui era il capitano. Dopo due anni e mezzo in serie B all’Urania Milano è tornato quest’anno all’Assigeco. Il direttore sportivo dell’Assigeco Giovanni Sabbia, che è stato anche il suo assistente allenatore nella squadra che nel 2013 aveva vinto il torneo Elite, era in panchina al momento dell’incidente: «Non ho visto il momento in cui Alessandro si è accasciato, stavo seguendo un’altra fase dell’azione, ma improvvisamente mi sono accorto che era a terra davanti a me, pallidissimo, disteso sul parquet. Ho capito subito che era successo qualcosa di grave e sono corso fuori dal palazzetto a chiamare i soccorsi. Sono stati minuti interminabili mentre aspettavamo l’ambulanza da Manerbio, non avevo il coraggio di guardare mentre i medici cercavano di rianimarlo. La situazione è stazionaria ora, a quanto pare ha passato bene la notte». Il ritorno di Pagani, dopo due anni e mezzo in prestito in B2 per «farsi le ossa», è stato fortemente voluto quest’anno dalla società di Casale. «Anche se non è nel quintetto titolare - spiega Sabbia - Ale è il nostro ottavo uomo, ma soprattutto è l’uomo della prima squadra che si è formato nel nostro vivaio, il simbolo del nostro legame con il territorio lodigiano. Un carattere eccezionale, uno sportivo vero, sempre tra i primi ad arrivare agli allenamenti e tra gli ultimi ad andarsene».
Fonte: Corriere.it

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